Stai pensando di acquistare un monolocale per te o per tuo figlio che studia all’università? Sai che ci sono delle regole ben precise su quanto deve essere la superficie minima di un monolocale?
Sono i primi articoli del blog quindi ancora non ho avuto modo di precisare la nostra filosofia, che ritengo molto importante. In ogni ambito, in ogni professione e settore vengono utilizzati termini specialistici che spesso le persone non pratiche di quello stesso ambito possono non conoscere.
Per questo, via via che pubblicheremo post e informazioni spiegheremo anche le parole che potrebbero essere utilizzate dai più, ma senza una vera e propria conoscenza. Daremo le definizioni anche di parole che tu potresti già conoscere, ma magari altri no.
Lo facciamo perché siamo convinti che la chiarezza sia la cosa più importante e metta le persone in condizione di capire e prendere le decisioni migliori.
Cos’è un monolocale
Inizio con il dare la definizione di monolocale. Con questo termine ci si riferisce a un appartamento di modeste dimensioni costituito da una sola stanza (mono) più o meno ampia in cui ci sono l’angolo cottura, il soggiorno, la sala da pranzo, lo studio e anche la camera da letto (tutto in uno!) corredata da un servizio igienico.
In pratica c’è una sola stanza, come vedi nella foto qui sopra, con un servizio igienico. Nella foto ne vedi una parete, quella grigia. All’altra è appoggiata la cucina. Il monolocale viene anche chiamato miniappartamento, in gergo immobiliare.
Come dicevamo le misure possono variare, ma ci sono delle dimensioni minime che devono essere rispettate e che devi conoscere se hai intenzione di comprare, o affittare un monolocale.
Superficie minima di un monolocale
Quindi, quanti mq deve essere minimo un monolocale? Prima di tutto mq significa metri quadrati. Probabilmente lo sapevi, ma meglio ripeterlo che mancare di dirlo ai pochi che magari non lo sapevano.
Fino a qualche tempo fa le dimensioni che doveva avere un monolocale erano più ampie. Recentemente sono state aggiornate. Forse per permettere di affittare anche le stanze che abbiamo visto nel famoso film di Renato Pozzetto, Il ragazzo di campagna (chi di voi l’ha visto?).
Ovviamente è soltanto la gag di un film divertente, ma potrebbe non essere troppo lontana dalla realtà.
In ogni caso, in Italia, la superficie minima di un monolocale deve essere di 20 mq se a viverci è una persona sola (prima era di 28mq) e di 28 mq (prima era 38 mq) se a viverci sono due persone. Questo in seguito al Decreto Salva Casa 2024 che ne ha anche abbassato l’altezza, ossia prima l’altezza di un appartamento doveva essere 2,7 mt (dove mt è metri) e adesso 2,4 mt.
In questo modo sarebbe anche meno costoso riscaldare gli appartamenti… vivremo però come sardine in scatola.
Il decreto sembra volesse risolvere il problema degli alloggi che affligge città come Roma, Milano Napoli, dove le persone, specialmente i giovani e gli studenti, non riescono ad accedere alle case. In questo modo molte più abitazioni avrebbero potuto essere messe sul mercato per la vendita o l’affitto, rendendo il mercato immobiliare più favorevole a chi non riesce a procurarsi un appartamento di dimensioni più grandi.
Sorge però il dilemma: questi micro-monolocali sono in grado di fornire le adeguate condizioni abitative e un adeguato stile di vita?
Come dicevo, purtroppo, soprattutto i giovani vivono con i genitori a causa dell’impossibilità di trovare una casa adatta alle loro esigenze (soprattutto economiche). Un monolocale sarebbe quindi il primo passo per garantirsi l’indipendenza.
Nelle grandi città i monolocali hanno di regola dimensioni più piccole e sono perfetti per studenti, lavoratori single, persone anziane.
O hai un monolocale da vendere o affittare?
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